Sei silente e deserta
vivi nella solitudine
il tuo silenzio è assordante
ma io ti sento mentre passi
lungo le calli, sui ponti
Anche quando sei muta
il tuo respiro ti tradisce
viene dal profondo della tua anima
che evoca nascosti desideri
La tua fragile esistenza
rivela segretamente
quella malinconia enigmatica
dispersa nel vento
al suono dei campanili
allo stridio dei gabbiani
nelle gondole che scivolano tra i canali
Ma questo tuo silenzio è diverso
da quel silenzio che mi incanta
e mi fa ancora più male
perché io posso ascoltarti e sentirti
anche quando taci e non parli.
(Giorgio Velvet, 28.02.21)
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Venezia - Nel silenzio della quarantena
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